Occhio ai fondali insidiosi
La nostra attenzione al mondo delle barche e della nautica e ormai nota, nel senso che parlare di barche e della passione che gira attorno alle stesse è diventato per noi un mestiere.
Nel parlare di barche abbiamo spesso parlato anche di falle e dei prodotti che si usano per ovviare a queste falle, ovvero i turafalle, e l'abbiamo fatto per un motivo molto semplice: una barca in cui entra l'acqua non è una barca sicura e una barca che tocca il fondale con la chiglia è una barca nella quale probabilmente entrerà l'acqua.
Riguardo a questo argomento abbiamo trovato interessante un articolo sul portale InAbruzzo.com che parla proprio di questo argomento, ovvero parla dell'ingresso del porto turistico di Pescara pericoloso per quello che riguarda la navigazione delle barche turistiche.
Quindi oggi non parleremo di teak sintetico per imbarcazioni ma parleremo di sicurezza della navigazione prendendo un pezzo dell'articolo di cui sopra: “L'assurda situazione è emersa oggi, ma tutti ne erano a conoscenza da tempo. L'ingresso nel porto turistuico, cioè la parte che maggiormente avrebbe bisogno di manutenzione e interventi periodici, è “alto†fino al punto che anche barche leggere si insabbiano. Lo scarso andirivieni di natanti da diporto è ancora possibile solo perchè le barche vengono o precedute da un battellino leggero che traccia per loro una via di accesso. Situazione incredibile, chi paga le salate rette per tenere a Pescara la propria barca non puಠusarla: tutti bloccati o quasi. Si arriva al patetico, osserva qualcuno, osservando che anche i mezzi di soccorso della capitaneria e di altre forze rischiano di non potersi muovere dagli ormeggi: fondali pericolosi. Secondio il proprietario di un natante turistico, ha trovato difficoltà anche una barca dal modesto pescaggio di un metro e mezzo.†(Fonte)
Insomma, se siete dalle parti di Pescara, procuratevi un turafalle.